Da piccolo coi soldatini non ho mai giocato: per me erano inguardabili. Le pistoline, i fucilini, quelli poi... li avrei spaccati in testa a chi imbracciandoli gridava tchff, tchff, tchff, con le gote gonfie.
divagando
A dirla tutta, Il fucile ad elastico (solo quello ad elastico -
vedi foto) piaceva anche a me, tant'è vero che l'ho costruito anche più tardi, da adolescente. Lo usavo la sera, alla tivvù, in particolare d'estate: ci spiaccicavo le zanzare sul muro, con grande disappunto di mia madre. Qualche volta, ma solo qualche volta, riuscivo anche a passare dal primo al secondo canale con una schioppettata sul radio-pulsante del televisore (usavo il fucile come telecomando), ma con più frequenza sbagliavo mira e frantumavo un bicchiere. In quei casi, mia madre il disappunto lo manifestava attraverso il cosiddetto sganassone.
Dicevo, coi soldatini no, ma naturalmente giocavo anch'io, come tutti i bambini. Uno dei passatempi che ricordo con maggior piacere era il gioco del 15: uno splendido rompicapo, buono per ogni età.
In casa mia ce n'era uno all'incirca
come questo, ma era "d'epoca", quindi poco adatto a darlo in mano a me, che me ne stavo tutto il giorno in giardino, facesse freddo, nevicasse o diluviasse.
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Oggi che impiastriccio con l'informatica, del gioco del 15 ho creato una versione un po' più attuale. E' qui a vostra disposizione, non sto a spiegarvi le regole perché sono talmente facili che "si vedono". Un po' meno facile è riportare i tasselli alla loro posizione originaria dopo averli mischiati.